L’assegno per il reinserimento nell’attività lavorativa dei parlamentari

Metà degli onorevoli ha il doppio lavoro ma quando non vengono più rieletti, i parlamentari italiani ricevono un "assegno di reinserimento all'attività lavorativa", una specie di liquidazione previdenziale. Guarda il servizio di "Report".

Clemente MastellaNegli ultimi anni è aumentato in maniera esponenziale l’astio verso la “casta”. I parlamentari parlano di sacrifici, ma non toccano mai i loro privilegi.  Metà di loro ha il doppio lavoro ma quando non vengono più rieletti, deputati e senatori ricevono un “assegno di reinserimento all’attività lavorativa”. Che cos’è?

L’ha spiegato ieri(2 dicembre) il programma “Report”. L’assegno di reinserimento all’attività lavorativa è una specie di liquidazione/previdenziale che oggi si chiama “assegno di fine mandato”. La prendono tutti, sembra costituzionalmente illegittima ma soprattutto, a differenza del tfr di tutti gli italiani, è esentasse. L’assegno è stato introdotto nel 1965. Ogni parlamentare incassa 45 mila euro per ogni legislatura completa. Tra il 2006 e il 2008 il totale degli assegni di fine mandato emessi dalla Camera ha raggiunto quota 40 milioni, quelli del Senato 18 milioni, per un totale del Parlamento di oltre 58 milioni di euro, parte dei quali sono andati a sostenere anche Clemente Mastella(tanto per citarne qualcuno) per aiutarlo ad inserirsi nella vita sociale. Nel 2008 il politico di Ceppaloni incassò un assegno da 300 mila euro.

Mastella ha dichiarato “La vita è così e quindi non è che uno può stare sempre in Parlamento o sulle prime pagine dei giornali. Insomma: bisogna anche rendersi conto che ci sono stagioni della vita in cui uno può dare, in altre invece può dare meno. Non sempre si può essere centravanti ed andare in gol. Ho incassato molto meno di 300 mila euro”. Poi il beneventano fa uno strano discorso. Mastella ha detto “Quello che spendi quando fai attività politica anche dal punto di vista personale. Pensi, io offro. Secondo me sarò il massimo consumatore di caffè, dicono le persone che vengono a casa mia. Cioè: non c’è nessuno che arrivi e che non abbia avuto un caffè o arriva con una bottiglia di vino e se ne va con un pacco di torroncini di quelli che io regalo”. Per il resto guardate il servizio di “Report”.

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