Il web minaccia la Carfagna. Il PDL vuole regolamentare internet
Fino ieri(13 luglio) le intimidazione arrivavano dalle persone. Ora scopriamo che uno può essere minacciato anche dal web. Tutta colpa dei parlamentari del Popolo della Libertà, che sfruttano ogni occasione per favorire la regolamentazione(censura) di internet. Ma cosa è successo?
Il 12 luglio 2013 Mara Carfagna ha scritto un post sul suo blog contro l’ipotesi di oscurare Mediaset se non ha i titoli. Riassumendo, la portavoce del PDL alla Camera dice che l’azienda di Berlusconi non si deve toccare perché dà lavoro a migliaia di persone. La Carfagna sostiene di essere stata minacciata da alcuni militanti del Movimento 5 Stelle su Facebook e Twitter. Una domanda sorge spontanea: come fa a sostenere che erano “grillini”? Ce l’avevano scritto nei profili? Fatto sta che la “pidiellina” ha dato mandato ai suoi legali di procedere per diffamazione e minacce.
La storia doveva concludersi qui. Invece i “pidiellini” hanno preso la palla al balzo. Mariastella Gelmini ha dichiarato “La facilità con cui la rete permette di entrare in contatto con i personaggi pubblici può far commettere con leggerezza atti di violenza inqualificabili. Quest’episodio ci richiama al dovere di regolamentare in modo efficace il comportamento da tenere in rete”. Capito? L’ex ministro sostiene che sulla rete si commettono atti di violenza inqualificabili. Ma questa dove vive? La violenza si fa “live”. Dimenticavo. Ieri, la Carfagna ha usato Twitter per retwittare di tutto. Tra i retweet c’erano solo commenti a favore, ma lasciamo stare.
@mara_carfagna una curiosità: ma quelli che l'hanno minacciata c'è l'avevano scritto nel profilo che erano militanti del 5 stelle?
— Maxso Magazine (@MaxsoMagazine) July 13, 2013
Commenti
Posta un commento