A Gioia Tauro arriveranno le armi chimiche siriane

E' stato scelto il porto italiano da utilizzare per il passaggio del carico tra la navi danese "Arc Futura" a quella statunitense "Cape Ray".

Porto di Gioia TauroL’Italia metterà a disposizione il porto di Gioia Tauro. Per cosa? Nulla di grave. Nel porto calabro avverrà un “passaggio” del carico tra la nave danese “Arc Futura” a quella statunitense Cape Ray”. Peccato che il “carico” in questione siano le armi chimiche provenienti dalla Siria. Il transito di circa 560 tonnellate di sostanze chimiche letali in 1.500 container dovrebbe avvenire tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio e in non più che 48 ore.

Oggi(16 gennaio), Palazzo Chigi ha diramato una nota in cui c’è scritto: “Il governo italiano ha deciso di contribuire all’azione della comunità interazionale diretta alla distruzione di armi chimiche siriane impiegate ai danni di popolazioni civili nel conflitto che ha luogo nel Paese, aderendo alla risoluzione 2118 del Consiglio di Sicurezza Onu del settembre scorso. L’Italia metterà a disposizione il porto di Gioia Tauro, l’operazione sarà svolta secondo i più alti standard di sicurezza e tutela dell’ambiente”.

Ma il sindaco di Gioia Tauro non ne sapeva nulla dell’azione di solidarietà del governo italiano. Tauro Renato Bellofiore ha dichiarato “Non mi avevano informato. Mettono a repentaglio la mia vita. Se succede qualcosa la popolazione mi viene a prendere con un forcone. E’ gravissimo, forse il ministro Bonino non sa cos’è la democrazia. E’ la solita scelta calata dall’alto. Siamo considerati una popolazione di serie B. Tra l’altro, qui non c’è un ospedale attrezzato”.

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