Severgnini vuole abolire i commenti sul web

"I siti di informazione non possono diventare guardiani della morale pubblica". E' quello che scrive Beppe Severgnini. Il giornalista propone l'abolizione dei commenti sui siti.

Beppe SevergniniChe senso ha un sito o un blog chiuso ai commenti dei lettori? La questione è antica ed è stata tante volte affrontata in rete. Qualche anno fa ci ha provato Selvaggia Lucarelli a togliere voce ai visitatori del suo blog. L’esperimento è durato qualche settimana, poi la reginetta del gossip(o del nulla) ha fatto marcia indietro. Oggi è il turno di Beppe Severgnini.

Il giornalista, dopo aver scritto un articolo su “Il Corriere della Sera” lancia, in un sabato mattina pre-natalizio, la discussione su Twitter. “La libertà, come tutte le cose importanti, bisogna meritarsela. Ci sono libertà maiuscole e libertà minuscole: tra queste, quella di pubblicare un commento su un giornale”. Così si apre l’articolo di Severgnini. Perché questo astio verso i commenti sul web? Il giornalista denuncia che ci sono alcuni troll che commentano gli articoli solo per offendere, ferire e diffamare. Soluzione del problema? Abolire i commenti come hanno fatto alcuni siti americani. E’ come se scrivessi che bisogna abolire la professione del giornalista perché ci sono alcuni vassalli che leccano il culo al regnante di turno. Roba da trattamento sanitario obbligatorio.

Con la scusa dei troll questi tolgono voce a chiunque. La verità è che la maggior parte dei giornalisti vip preferisce lettori passivi che non ragionano. Non hanno capito che il web non è come la TV, dove ogni giornalista può dire tutto quello che vuole(in alcuni casi vere e proprie baggianate) senza contraddittorio. “Ma, togliendo la sezione commenti, crudeltà, volgarità e insulti si trasferiscono sui social(Facebook, YouTube, Twitter etc). È vero, purtroppo. Ma almeno non è più un problema dei giornali, che di problemi ne hanno abbastanza. Siamo giornalisti, più o meno bravi; non guardiani di uno zoo”. Così chiude l’articolo Severgnini. Perché i troll non sono visti come un problema sui social? La risposta è ovvia: più commenti significa più visibilità su Facebook. In questo caso i troll diventano una risorsa per le pagine fan dei giornali.


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