Allarme OMS: Carni lavorate cancerogene

L'Agenzia per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione mondiale della sanità nelle tabelle di rischio accomuna gli insaccati al fumo e all'amianto.

Carne cancerogenaLe carni trattate o lavorate vanno inserite nel gruppo 1 per rischio cancerogeno. Lo afferma l’International Agency for Research on Cancer(IARC) l’Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS). 34 mila i decessi per cancro che ogni anno sono imputabili a una dieta ricca di carne. Dallo studio emerge una stretta correlazione tra consumo di carni lavorate e insorgenza in particolare di tre tipologie di tumore: al colon-retto, al pancreas e alla prostata.

Carni in scatola, hot dogs, prosciutto cotto, bacon, salsicce: sono solo alcuni esempi di carni trattate, considerate cancerogene per l’uomo dall’OMS. Sono invece considerate “probabilmente cancerogene” le carni rosse. Una domanda sorge spontanea: perché non vietare la vendita delle carni trattate o lavorate? Il Codacons ha presentato un’istanza urgente al ministero della Salute e un esposto al pm di Torino Raffaele Guariniello, affinché siano valutate misure a tutela della salute umana. Ma gli oncologi invitano alla prudenza. L’AIOM ha dichiarato: “No agli allarmismi: l’OMS dice cose che sappiamo, come per tutti gli alimenti, serve equilibrio”.

Gli esperti affermano che “50 grammi di carne lavorata consumata ogni giorno aumenta il rischio di cancro al colon-retto del 18%”. Più drastico il commento dell’oncologo Umberto Veronesi, che da decenni ha scelto di non mangiare carne: “Il mio consiglio da vegetariano da sempre è quello di eliminare del tutto il consumo di carne, e questo per motivi etici e filosofici”. Sulla vicenda è intervenuta anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin: “Nella dieta mediterranea è inclusa anche la carne rossa, che va però prediletta fresca. Ho già chiesto il parere del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare”.

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