Il mega rogo nel campo Rom di Scampia. Perché lo Stato non interviene?

Ennesimo rogo tossico nel campo Rom abusivo di Scampia. La notizia non è stata riportata da nessun giornale. Le vite degli abitanti di Scampia non valgono nulla?

Il rogo tossico nel campo Rom di ScampiaIeri(6 agosto) è stata una giornata da bollino nero. Non mi riferisco al traffico su strade e autostrade, ma all’ennesimo rogo tossico nel campo Rom abusivo di Scampia. Questa volta non c’è nessun testimone che parla di un “presunto” uomo bianco(e italiano) che avrebbe innescato l’incendio. A cosa mi riferisco?

Lo scorso 18 luglio ci fu un rogo di vaste proporzioni nei pressi del campo Rom di Casoria, a due passi dall’Ikea e dall’aeroporto di Capodichino. La colonna di fumo nero era visibile da diecine di chilometri e molti voli furono bloccati a causa della scarsa visibilità. Un “presunto” testimone Rom disse che era stato un uomo bianco con un furgone a innescare l’incendio. E’ bastata questa notizia per far mobilitare quelli di Identità Insorgenti, i quali organizzarono una manifestazione per difendere i Rom. Una domanda sorge spontanea: quando faranno un corteo per difendere il diritto all’aria pura? Nel caso di ieri non risulta nessun testimone. Tra l’altro sarebbe difficile che uno sconosciuto abbia innescato l’incendio, visto che il rogo è all’interno del campo Rom. Perché lo Stato non interviene?

Il 30 dicembre 2015 venne a fare una “sfilata” a Scampia la “mitica” Laura Boldrini. La presidente della Camera promise che avrebbe portato la questione a Roma, ma non ha fatto nulla visto che i roghi ci sono ogni giorno. Un parte del problema roghi potrebbe essere risolta sorvegliando 24 ore su 24 con l’esercito i campi Rom nella Terra dei Fuochi. Ormai è chiaro a tutti, tranne ai perbenisti ipocriti, che lo smaltimento illegale dei rifiuti è uno dei business dei Rom. La cosa drammatica è che questi roghi stanno causando un genocidio di massa tra l’indifferenza generale. Lo scorso gennaio, l’Istituto Superiore di Sanità(ISS) ha pubblicato un rapporto in cui si evince che nella Terra dei Fuochi si muore di più che in altre zone d’Italia, ci si ammala più di cancro e si registrano più ricoveri. I tumori non si curano, ma possono essere prevenuti migliorando la qualità dell’aria.

Il rogo tossico nel campo Rom di Scampia del 6 agosto 2016 Video di Mario Siciliano

Pubblicato da Maxso Magazine su Domenica 7 agosto 2016

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