Dal primo ottobre a rischio il servizio sanitario in Campania

Corsa contro il tempo in Campania per scongiurare il blocco delle prestazioni e il rischio licenziamenti per 2 mila operatori della Sanità.

Sanità a rischio in CampaniaPrenotare una visita o un esame in autunno è diventata una vera lotteria in Campania. Da alcuni anni i budget di spesa, per numerose prestazioni nei centri che operano in convenzione, si esauriscono nel mese di settembre. A pagarne il prezzo sono gli anziani, i pazienti oncologici, gli ammalati cronici, i disoccupati e i più poveri.

Chi deve fare una visita o un esame dovrà ricorrere al privato per velocizzare, altrimenti sarà costretto ad attese lunghissime in ospedale o alla Asl. Il governatore Vincenzo De Luca aveva garantito che con lui non ci sarebbe stato nessun problema, invece l’incubo del servizio sanitario regionale a pagamento rischia di presentarsi nuovamente dal primo ottobre 2016. Il motivo? Tutti i centri accreditati devono firmare i contratti con la struttura commissariale entro dopodomani(30 settembre) altrimenti saranno fuori dal sistema degli accreditamenti. In caso di mancato accordo con la Regione Campania, i cittadini dovranno pagare gli esami di tasca propria e 2 mila lavoratori saranno licenziati. Tra questi anche 600 dipendenti della clinica “Villa dei fiori” di Acerra(Napoli). Perché non si trova l’accordo? Il commissario alla Sanità Joseph Polimeni e il sub commissario Claudio D’Amario hanno subordinato l’intesa alla rinuncia, da parte dei privati, del contenzioso pregresso. I titolari dei centri non ci stanno e annunciano battaglia. E il governatore De Luca? E’ infuriato per la clausola di salvaguardia ma su Facebook preferisce parlare di altro. Tanto a rimetterci sono sempre i cittadini più poveri.

Da Grillo un ordine di servizio ai grillini: "Tappatevi la bocca". Finalmente un'iniziativa patriottica, Dio lo benedica.

Pubblicato da Vincenzo De Luca su Mercoledì 28 settembre 2016

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