Inps: Frena crescita posti di lavoro stabili

Forte contrazione delle assunzioni a tempo indeterminato nei primi 9 mesi dell'anno accompagnata da un balzo dei licenziamenti per giusta causa.

Matteo RenziLa riforma del lavoro del governo Renzi inizia a mostrare tutti i suoi limiti. Nei primi 9 mesi dell’anno sono stati stipulati 1.213.334 contratti a tempo indeterminato a fronte di 1.165.879 cessazioni. Il saldo è positivo per 47.455 unità ma è di oltre il 90% inferiore a quello dello stesso periodo del 2015(+519.690), quando erano in vigore gli sgravi contributivi. Lo rileva l’Inps.

Impennata dei licenziamenti per giusta causa. I dati, infatti, rilevano 448.544 licenziamenti nei contratti a tempo indeterminato, in aumento del 4% rispetto allo stesso periodo del 2015. Le assunzioni a tempo indeterminato sono calate del 32,3%(-442.508). Al contrario i contratti a tempo determinato attivati nei primi 9 mesi sono stati 2.751.000, in aumento sia sul 2015(+3,4%) sia sul 2014(+5,9%). Per i contratti in apprendistato si osserva una crescita, rispetto all’analogo periodo del 2015, del 20,8%. Gli stagionali invece registrano una riduzione del 7,3%. Nel periodo gennaio-settembre 2016 sono stati venduti 109,6 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai primi nove mesi del 2015, pari al 34,6%. Nei primi nove mesi del 2015, la crescita dell’utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 69,3%. Con la Legge di Stabilità 2016 è stata introdotta una nuova forma di incentivo rivolta alle assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni di rapporti a termine di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, non hanno avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La misura dell’agevolazione prevede l’abbattimento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro(esclusi i premi INAIL) in misura pari al 40%(entro il limite annuo di 3.250 euro) per un biennio dalla data di assunzione.

Commenti