Italia rischia infrazione UE per Pm10

La Commissione europea punta il dito su 30 zone di qualità dell’aria. Risposta entro due mesi o deferimento alla Corte di giustizia.

Italia rischia infrazione UE per Pm10La Commissione UE ha inviato all’Italia una lettera con un parere motivato, seconda fase della procedura di infrazione, affinché adotti azioni appropriate per ridurre le emissioni di particolato Pm10. Ultimo avviso prima del ricorso alla Corte di Giustizia UE.

La procedura è stata avviata per la violazione dei limiti giornalieri di Pm10 in 30 zone. Sono coinvolte regioni quali Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Campania, Marche, Molise, Puglia, Lazio e Sicilia. Il parere motivato si riferisce inoltre al superamento del valore limite annuale in 9 zone: Venezia-Treviso, Vicenza, Milano, Brescia, due zone della Pianura padana lombarda, Torino e Valle del Sacco(Lazio). In caso di superamento dei valori limite, gli Stati membri UE sono tenuti ad adottare e attuare piani per la qualità dell’aria che stabiliscano misure atte a porvi rimedio nel più breve tempo possibile. Le misure legislative e amministrative finora adottate dal governo italiano non sono bastate a risolvere il problema. L’Italia ha due mesi di tempo per mettersi in regola.

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