Cgia: Crollano impieghi bancari alle imprese italiane

In tre anni gli impieghi alle imprese italiane hanno perso 62,4 miliardi di euro. A quantificare il danno per le aziende è la Cgia di Mestre.

Crollano impieghi bancari alle imprese italianeIn questi ultimi 3 anni di crisi del sistema creditizio, la contrazione degli impieghi bancari alle imprese italiane è continuata a salire: -62,4 miliardi di euro. Lo rileva la Cgia di Mestre. Una delle ragioni del credit crunch in atto è riconducibile al forte aumento delle sofferenze bancarie registrato in questi anni. La regione più colpita è il Molise con un taglio di 268,3 milioni di euro, pari al 13,1%. Al secondo posto c’è il Veneto.

La crisi della Popolare di Vicenza, di Veneto Banca, del Monte dei Paschi e di alcune banche di Credito Cooperativo locali ha innescato una stretta sul credito senza precedenti: -10,7%; contro una media nazionale del -6,8%. In termini assoluti, alle aziende venete sono stati “tagliati” 10,8 miliardi di prestiti(pari al 17,3% del dato nazionale). Solo la Lombardia ha registrato una diminuzione in valore assoluto superiore(-15,9 miliardi di euro), anche se va ricordato che in quest’ultima realtà territoriale è ubicato un numero di imprese attive pari al doppio di quello presente in Veneto. Una situazione altrettanto difficile si è registrata nelle Marche: la diminuzione è stata del 10,4%(pari a -2,7 miliardi di euro), in Calabria, dove la riduzione dei prestiti è stata del 9,7%(-857 milioni di euro) e in Emilia Romagna che ha segnato una variazione percentuale del -9,1%(pari a 9,2 miliardi di euro). A livello provinciale, le imprese più penalizzate dalla contrazione degli impieghi bancari sono state quelle residenti a Isernia(-19,5%), a Mantova (-19%), a Ferrara (-17,8%), a Rieti (-17,4%) a Rimini (-17,3%) e a Belluno (-14,4%).

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