Black Friday di Amazon con sciopero

I dipendenti del centro di distribuzione di Castel San Giovanni(Piacenza) chiedono un miglior trattamento economico. La protesta nel giorno del Black Friday.

AmazonSciopero di Amazon al centro di distribuzione di Castel San Giovanni(Piacenza) per il “Black Friday”, tradizionalmente, negli Stati Uniti, dedicato ai saldi, che cade dopo il “Giorno del Ringraziamento”. A deciderlo Cgil, Cisl, Uil e Ugl. L’azienda americana ha lanciato anche in Italia forti sconti per Black Friday.

Lo sciopero durerà dal turno mattutino di venerdì 24 novembre allo stesso turno del 25 novembre. In pratica, proprio in occasione del Black Friday. Ad Amazon Piacenza sono impiegati 1.600 persone con contratto nazionale del Commercio. A questi si aggiungono 2 mila lavoratori reclutati nel periodo di Natale con contratti interinali per reggere il picco di ordini in vista delle festività. Lo stipendio previsto per entrambi è di 1.450 euro lordi al mese. I lavoratori chiedono aumenti salariali e più diritti. I magazzinieri sono impegnati su tre turni di lavoro(6-14, 14.30-22.30, 23-6) con straordinari obbligatori. I sindacati denunciano: “Vi è stata una crescita enorme, i ritmi lavorativi non conoscono discontinuità ma nessun incremento oltre i minimi contrattuali”.

Da Amazon Italia nessuna apertura concreta alla richieste dei lavoratori. “I salari dei dipendenti di Amazon sono i più alti del settore della logistica e sono inclusi benefit come gli sconti per gli acquisti su Amazon.it, l’assicurazione sanitaria privata e assistenza medica privata”. E’ la risposta data dal colosso americano. Il gruppo Amazon ha chiuso l’ultimo trimestre con 38 miliardi di ricavi e viaggia su una capitalizzazione di mercato di 557,2 miliardi di dollari. Il modello ultra liberista fatto di deregolamentazione, concorrenza sfrenata, flessibilità e bassa tutela del dipendente sta diventando insostenibile. La lotta dei lavoratori Amazon Italia è sacrosanta. Leggo, invece, molti commenti contro il loro sciopero. Sembra quasi la gara a chi sta peggio. La moda dei diritti al ribasso non mi piace.

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